Una settimana da sogno ci attende alle porte dell’estate.
Ci tufferemo nelle acque cristalline e calde del mare Egeo; ci rilasseremo su bianche spiagge; faremo piacevoli escursioni sui monti interni, dove la vista spazia sul mare, tra boschi ombrosi, profumi mediterranei, antichi, silenziosi villaggi; visiteremo le vestigia del passato che ci racconteranno la storia millenaria di questa isola incantevole e ricca di suggestioni.
E’ troppo presto per pensare a questa meravigliosa vacanza? NO e i motivi sono molto semplici…
3 ore prima della partenza del volo
“L’isola di Rodi, ninfa del mare, figlia di Afrodite e Nettuno, emerse dalle acque profonde dell’Egeo per andare sposa al dio Elio, divinità del Sole. E Zeus amò tanto questa terra da inondarla di una pioggia d’oro”… queste le parole dell’ antico poeta, Pindaro.
Ma la di là delle origini mitologiche, Rodi è davvero un’isola meravigliosa dove il colore oro delle spiagge e delle tante insenature e calette, si fonde con quello smeraldo del mare che la circonda; dove l’interno, su cui svettano i monti Attaviro e Akramiti, è caratterizzato da boschi, fresche sorgenti, dolci colline; dove il clima, mite tutto l’anno, gode di un costante soleggiamento.
Rodi, crocevia di genti e popoli grazie alla sua particolare posizione tra Europa e Asia Minore, vanta una storia illustre e millenaria: toccarono le sue sponde Fenici e Lidii. Qui si stabilirono in epoche successive Minoici, Achei e Dori che fondarono importanti centri commerciali, culturali e amministrativi. Nei secoli, tra alterne vicende, Rodi visse lo splendore del periodo ellenistico e divenne poi parte dell’Impero Romano. Qui soggiornarono, tra gli altri, Tiberio e Cicerone. Rodi infatti fu, nei secoli antecedenti l’era cristiana, un centro culturale di eccellenza. Famose furono le sue scuole di retorica e filosofia e straordinari gli artisti, tra cui spiccano gli scultori che idearono il gruppo marmoreo del Lacoonte (attualmente nei musei Vaticani) e la Nike di Samotracia, conservata presso il museo del Louvre.
L’isola resistette al tramonto dell’epoca di Roma, diventando parte dell’Impero Romano d’Oriente: sotto la protezione dei Bizantini fu importante base commerciale prima di Venezia e poi di Genova. Qui i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, che acquistarono l’isola dai Genovesi, si stabilirono dal 1309 al 1522 facendo di Rodi un centro strategico ed economico importantissimo e costruendo quella meravigliosa cittadella fortificata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità nel 1988. Dopo il dominio dei Cavalieri, Rodi cadde sotto l’impero ottomano e rimase nelle mani dei Turchi per quasi quattrocento anni. Nel 1912 gli Italiani conquistarono l’isola che si riunirà finalmente alla Grecia solo al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Incontro dei partecipanti all’aeroporto (valuteremo se Fiumicino o Ciampino, a seconda della disponibilità di voli). Volo aereo Roma – Rodi. Numero volo, luogo esatto e orario di incontro verranno comunicati successivamente ai partecipanti. Arrivo nel primo pomeriggio a Rodi, trasferimento in albergo. Pomeriggio/sera liberi
Partendo dalla baia di Vlycha si prosegue attraverso un suggestivo ambiente roccioso, su un sentiero leggermente in salita. La vista si apre sulla Baia di Navarone, famosa per il film “I cannoni di Navarone” e dopo qualche centinaio di metri si potrà ammirare dall’alto l’Acropoli che domina il tipico paesino bianco di Lindos, conosciuto come “la perla del Dodecaneso”. Da qui in poi la discesa, che si svolge lungo un sentiero a tratti impegnativo, per poi attraversare il paese e proseguire verso l’Acropoli, la tomba di Kleovulos del VI secolo a.c. . Dopo la visita libera
all’Acropoli e al pittoresco paese, si torna alla baia di Vlycha, punto di partenza, per un meritato bagno rigenerante. Rientro in albergo nel pomeriggio.
Difficoltà E – Lunghezza 14m. Dislivello 350m. Percorso ad anello
Dal paese di Archangelos si procede tra uliveti e vegetazione che si fa sempre più fitta grazie a innumerevoli varietà di piante. L’intera area, ricca di sorgenti, rende “Epta Piges”, una piccola oasi rinfrescante. Il sentiero continua costeggiando il fiumiciattolo, passando per un’antica diga e risalendo fino ad arrivare alle famose sette sorgenti. Qui sostano oche e pavoni. Si attraversa poi uno stretto e suggestivo tunnel con l’acqua fresca che bagna i piedi. Dopo una breve sosta di ristoro, la camminata prosegue nel bosco, percorrendo un avventuroso sentiero e allontanandosi dalle sorgenti per immergersi nei campi di ulivi. Poco a poco la generosa vegetazione va via via diradandosi facendo spazio a un paesaggio brullo caratteristico della zona di Archangelos.
Rientro in albergo nel pomeriggio.
Difficoltà T/E – Lunghezza 12m. Dislivello 150m. Percorso ad anello
Seguendo un sentiero nel bosco si arriva a una grotta nascosta nella montagna: molto importante durante la seconda guerra, fu base dei movimenti partigiani e sede di una stazione radio.
Passando dalla chiesetta di Ag.Ioannis, si arriva sulla cima della 2° montagna dell’isola: il monte Akramitis. Qui il verde incontra il “blu Egeo” per un panorama mozzafiato. Tutta l’area è inclusa nella rete europea di habitat “NATURA 2000” ed è protetta come “monumento della natura” poiché, oltre alla particolare morfologia, alle bellezze naturali e alla fitta foresta di pini e cipressi raccoglie ecosistemi unici di fauna e flora selvatiche. La discesa passa per un sentiero principalmente sassoso da cui si gode un’affascinante veduta. Rientro in albergo nel pomeriggio. Difficoltà E – Lunghezza 9m. Dislivello 550m. Percorso ad anello
Dal promontorio di Tsambika e percorrendo un irto sentiero e una scalinata di 300 gradini si arriva alla piccola cappella della Vergine Maria, situata sul punto più’ alto della collina. La cappella è visitata ogni anno da numerose coppie, in quanto si dica che porti fertilità’. Da questo meraviglioso punto panoramico si possono ammirare le bellissime e lunghe spiagge di Kolymbia, Afandou, Tsambika e Stegna. Nelle giornate più’ limpide l’occhio può’ perdersi fino al promontorio di Lindos. Affacciandosi invece verso l’interno dell’isola si vede la cima del Monte Attavyros. Dalla chiesetta si riscende la scalinata e si imbocca un sentiero che porta direttamente all’incantevole spiaggia sottostante. La camminata prosegue a picco sul mare percorrendo un sentiero che aggira la collina fino a tornare a Kolimbia assicurandoci splendidi panorami.
Percorso ad anello Rientro in albergo nel pomeriggio. Difficoltà E – Lunghezza 6 Km. Dislivello 300m.
Seguendo un facile sentiero circondato da piante mediterranee e pini di Aleppo arriviamo alle rovine di un Castello eretto su una rocciosa collina, a soli 4 km dalla costa, a un’altezza di 250 m. da dove la vista spazia sul mare e sul lato interno dell’isola. Si scende poi al caratteristico paesino di Askiplio, con la sua splendida e antica chiesa bizantina. Lungo la strada ci accompagna una
splendida vista sul mare che dalle spiagge di Pefkos arriva fino a Plimiri. L’escursione si conclude
in una bellissima baia di sabbia e ghiaia. Rientro in albergo nel pomeriggio. Difficoltà T/E – Lunghezza 14m. Dislivello 350m. percorso ad anello.
Ci attende una rilassante e interessante visita guidata a Rodi, caratterizzata dalla cittadella fortificata sorta per volere dei Cavalieri dell’Ordine di san Giovanni. Proclamata nel 1988 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la città medievale, circondata da possenti mura, è perfettamente conservata. All’interno vi è il maestoso castello, i quartieri in cui vivevano i cavalieri e un interessante Museo archeologico, oltre alle tante costruzioni civili dell’epoca e le tante stradine in cui è piacevole perdersi. Con una guida esperta, autorizzata, che parla italiano, potremo andare alla scoperta di questa meraviglia. Pranzo libero. Rientro in albergo nel primo pomeriggio
In base al piano voli, raggiungeremo l’aeroporto di Rodi dove prenderemo l’aereo per Roma.